Blog Post

ESTUMULAZIONE DELLE SALME

  • Autore: GIUSEPPE ALFANO
  • 13 gen, 2017

L’estumulazione della salma consiste nella riapertura di un tumulo da loculi o cappelle secondo esecuzione ordinaria o straordinaria.

Il semplice trasferimento della salma dopo l’estumulazione dal loculo all’ossario, servizio di competenza dell’agenzia funebre, è definito spurgo e si rende necessario dopo un certo numero di anni (la normativa coi regolamenti mortuari è online sul sito di ogni cimitero del proprio Comune di riferimento).

L’estumulazione ordinaria viene di norma eseguita alla scadenza delle concessioni temporanee, con tempi previsti secondo gli avvisi del Comune, ma in genere non oltre 30 giorni.

L’atto dell’estumulazione prevede che i resti delle salme mineralizzate siano posti in ossari, in loculi perpetui, in tombe di famiglia oppure trasferiti fuori dal Comune o collocati nell’ossario. Le salme non ancora mineralizzate possono, a richiesta degli aventi titolo, essere cremate oppure trovare diversa collocazione presso altri Comuni.

L’estumulazione viene considerata straordinaria se effettuata prima di vent’anni. Quest’ultime normalmente vengono autorizzate solo per trasporto salme in altro Comune o cremazioni. Gli interessati devono presentare domanda ai Servizi cimiteriali del cimitero di competenza.

Tutte le tariffe sono consultabili all’indirizzo del Comune di Palermo. In tutti i casi di pagamento è indispensabile il codice fiscale.

La comunità diocesana di Palermo ha pubblicamente espresso la sua gratitudine alla nostra ditta per l’attenzione rivolta all’evento di beatificazione di don Giuseppe Puglisi, in particolare appunto per l’estumulazione ed il trasporto salma del corpo del Beato martire nella Chiesa Cattedrale di Palermo.


Autore: GIUSEPPE ALFANO 12 mag, 2017

Per i liceali statunitensi il ballo di fine anno è un evento importantissimo, se non il più importante. Il momento è spesso e volentieri mostrato nei numerosi film americani che sono stati proiettati qui in Italia: ragazzi in abito firmato si fermano a casa della propria bella e la accompagnano alla festa con una macchina di lusso, a volte anche in limousine. Tuttavia ci sono anche ragazzi o ragazze che escono dai canoni classici, come Megan Flaherty, una studentessa del New Jersey, che si è fatta accompagnare al ballo di fine anno con un carro funebre. Inoltre lei stessa si è fatta rinchiudere in una finta bara. Una volta che il carro funebre è arrivato davanti alla scuola, si è generato un grande clamore e gli studenti sono rimasti senza parole nel vedere Megan uscire da un cofano funebre.

La stessa Megan commenta così la trovata: "Mi piace essere diversa dagli altri. Mi ero accertata che il ragazzo che mi accompagnava fosse d’accordo". Non solo, questa ragazza ha fatto  sapere che non appena avrà terminato gli studi si impegnerà per aprire un'impresa funebre tutta sua, prendendo spunto dell'azienda di famiglia del suo accompagnatore.

Autore: GIUSEPPE ALFANO 02 mag, 2017

Il nuovo forno crematorio vede la luce

Il secondo forno crematorio di Palermo è sempre più vicino alla sua realizzazione. Il nuovo impianto, che sorgerà sempre al cimitero di Santa Maria dei Rotoli, è stato presentato nell'elenco delle opere pubbliche previste per il triennio 2017 - 2019 . Una data certa non è ancora stata rilasciata come spiega Giusto Catania, assessore con delega ai servizi cimiteriali: "Chiaramente è una proposta della giunta, aspettiamo l’approvazione del Consiglio comunale, i tempi purtroppo non sono preventivabili".

Le novità

Degli oltre 72 milioni di euro previsti dal Comune per le opere pubbliche, solo 500 mila sono quelli che serviranno per realizzare il nuovo impianto crematorio. L'assessore Catania ha poi spiegato alcune caratteristiche della nuova struttura: "L’idea è quella di fare un forno a due bocche, quindi con la possibilità di fare cremazioni contemporaneamente, più o meno da sei, otto o addirittura a dieci cremazioni al giorno. Sono previsti spazi più ampi rispetto all’attuale forno presente ai Rotoli, l’unico a Palermo: ci saranno, quindi, una sala del commiato e una sala dei dolenti, compreso un giardino della dispersione".

E il nuovo cimitero?

In passato era stata lanciata anche la proposta di creare un nuovo cimitero, ma questa tematica è ancora in stand-by: "Per ora è tutto fermo al Consiglio comunale, restiamo in attesa di approvazione, ma in questo caso, diversamente dal forno, si tratta di un project financing ". A suo tempo l'idea di un nuovo camposanto in città non aveva raccolto molti pareri positivi tra gli abitanti, sia perchè risultava una spesa onerosa, sia perchè si preferiva investire sul miglioramento delle condizioni dei cimiteri già esistenti.

Autore: GIUSEPPE ALFANO 10 apr, 2017

Il 15 febbraio 2017 è stata presentata alla Camera, a firma del Deputato di F.I. Fabrizio Di Stefano, il Disegno di Legge AC 4301 recante titolo “Disciplina del settore funerario e disposizioni in materia di attività cimiteriale e di cremazione”. Il testo ricalca molte delle disposizioni previste nel Disegno di Legge presente al Senato AS 2492 a firma del Senatore Mandelli, oggi unificato in discussione con i Disegni di legge AS 1611 (Vaccari) ed AS 511 (Rizzotti).

Il DdL AC 4301 si articola in n° 36 articoli divisi in 6 titoli ed interviene in una logica di omogeneizzazione delle norme traendo spunto da quanto già approvato dalle Regioni con Leggi e Regolamenti regionali, intervenendo in primis con la definizione dell’attività funebre ed in secondo luogo definendo quei requisiti minimi che i soggetti che la esercitano devono dimostrare di possedere, eventualmente accedendo a soluzioni previste dal codice civile, anch’esse ben regolamentate e definite.

“La disciplina nazionale riguardante il settore dell’attività e dei servizi funebri   – ha dichiarato l’On. Di Stefano nella propria relazione introduttiva al Disegno di Legge 4301-   risulta essere caratterizzata, sia sotto il profilo funerario che cimiteriale, da una normativa statale alquanto desueta e da una serie di interventi normativi regionali per lo più disorganici e frammentari.

La materia, infatti, è ancora disciplinata dal regolamento di polizia mortuaria, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285, e non è stata oggetto di alcuna successiva modifica legislativa di rilievo."

Per altro verso, la riforma delle competenze regionali operata con la legge costituzionale n. 3 del 2001 ha condotto verso una legislazione regionale caratterizzata da una notevole difformità.

Tutto ciò spinge, da un lato, verso l’esigenza di uniformità all’interno del territorio nazionale delle disposizioni relative al settore funerario, attraverso un ripensamento e un aggiornamento del ruolo dello Stato in termini di regolazione e armonizzazione dell’intero settore, nell’ottica di una maggiore garanzia di accessibilità al servizio, e, dall’altro, verso una maggiore convergenza della legislazione regionale su standard regolatori comuni, attraverso l’affidamento anche di compiti programmatori relativamente ai cimiteri ai fini di una corretta gestione economica.

"Un riordino dell'intera disciplina in ambito funerario"

Secondo quanto recentemente riportato dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), i decessi nell’anno 2015 hanno raggiunto una quota pari a 653.000 (54.000 in più rispetto all’anno precedente): tali dati dimostrano la crescente rilevanza, in termini quantitativi, del fenomeno in parola, alla quale corrisponde un’importanza economica, altrettanto notevole, dell’imprenditoria funeraria italiana, rispetto alla quale emerge con forza la necessità di garantire le famiglie colpite da un lutto da tendenze all’accanimento, da parte dei diversi operatori del settore, nella scelta non solo dell’impresa funebre alla quale affidarsi ma, soprattutto, della tipologia di servizio funebre.

Alla luce di quanto esposto, il presente progetto di legge, prendendo le mosse dai diversi tentativi di riforma del settore presentati in precedenza, esprime la chiara intenzione di procedere a un riordino dell’intera disciplina in ambito funerario e cimiteriale tramite, in primo luogo, una definizione più precisa dei vari ambiti di operatività dello Stato, delle regioni e degli enti locali diretti ad assicurare servizi efficienti, funzionali e rispettosi delle esigenze degli utenti.

Secondariamente, si è proceduto con una chiara identificazione, da un lato, delle amministrazioni comunali in qualità di soggetti principali deputati al rilascio delle autorizzazioni e competenti allo svolgimento delle funzioni di controllo della regolarità nell’erogazione del servizio funerario e, dall’altro lato, dei requisiti strutturali e organizzativi necessari per l’esercizio del complesso delle attività in questione.

In terzo luogo, la proposta di legge interviene sul sistema cimiteriale, in un’ottica di riordino, alla luce del rapporto tra le funzioni igienico-sanitarie e quelle collegate alla memoria e al culto dei defunti, sottolineando altresì l’esigenza di una razionalizzazione diretta al raggiungimento di livelli dimensionali adeguati delle strutture cimiteriali, nel rispetto delle normative generali in materia.

Infine, sono stati oggetto di disciplina anche i cimiteri per animali d’affezione: si tratta di misure predisposte con il precipuo scopo di rispondere in maniera decisa alle esigenze espresse dai soggetti proprietari di procedere con una sepoltura dignitosa delle salme di tali animali.”

Chi, tra LE IMPRESE ASSOCIATE, desiderasse ricevere il testo dell’AC 4301 “ Disciplina del settore funerario e disposizioni in materia di attività cimiteriale e di cremazione ” può farne richiesta all’indirizzo   info@feniof.it.

Autore: GIUSEPPE ALFANO 13 gen, 2017

Perdere una persona cara è un evento sempre doloroso. Nella sofferenza è difficile trovare la lucidità per   organizzare un funerale   ecco qui i passaggi principali che possono aiutare ad affrontare questo momento.

Il primo passo è richiedere il   certificato di morte   necessario per avviare le pratiche dei documenti di identità richiesti ai familiari e l’ autorizzazione alla tumulazione   da parte del concessionario o erede-concessionario se è questa la strada prescelta.

Se opterete per la   cremazione   le ceneri della salma verranno collocate in un’ apposita urna. L’eventuale funerale deve essere fatto prima della cremazione, dopo di ciò il defunto viene trasportato in un feretro di legno al forno crematorio.
La cremazione deve essere autorizzata sulla base di volontà testamentaria del defunto o per volontà manifestata dal coniuge o dal parente più prossimo. L’urna potrà poi essere, nel rispetto della volontà del defunto, tumulata o interrata al cimitero, o affidata ai familiari per custodirla nella propria abitazione. E’ possibile anche, previa autorizzazione dell’ufficiale di Stato civile sulla base di espressa volontà del defunto, provvedere alla dispersione delle ceneri, consentita in aree appositamente destinate all’interno dei cimiteri, in natura o in aree private.

Il   luogo del decesso   implica tutta una serie di formalità legate al funerale.
Se il decesso avviene in un ospedale o in casa di cura   il defunto viene trasferito all’obitorio, da dove poi partirà il funerale.
Se il decesso avviene per cause naturali in una abitazione privata, bisogna chiamare il medico curante o la guardia medica che constateranno il decesso e rilasceranno il certificato di morte. Il certificato di morte è un documento che servirà in più occasioni (assicurazione, pensione, depositi bancari, ecc) perciò è meglio provvedere ad averne più copie.
Se il decesso è avvenuto per causa violenta o in un luogo pubblico, occorre avvertire l’Autorità Giudiziaria che farà gli accertamenti del caso e disporrà per il trasferimento della salma al deposito di osservazione e a seguire la delibera a procedere alle esequie è affidata al magistrato incaricato.
Il funerale in ogni caso può essere eseguito solo dopo 24 ore dalla morte naturale.

Per la religione cristiana-cattolica, l’organizzazione di un funerale prevede tre momenti: la veglia funebre, il rito funebre e la sepoltura.
La   vestizione della salma   è svolta dall’impresa funebre qualora la famiglia del defunto non desideri provvedervi personalmente.
La   veglia funebre   rappresenta l’ultimo momento col defunto e può avvenire in casa o presso la camera ardente della struttura ospedaliera. Il defunto adagiato nella cassa viene vegliato da parenti e amici prima di essere trasportato in chiesa per il rito funebre.
Il   trasporto   viene effettuato dalla ditta incaricata di eseguire le esequie ed avviene tramite carro funebre.
Il rito funebre è affidato al sacerdote che benedice la salma. In ultimo, la salma definitivamente sigillata e trasportata verso il luogo scelto per la sepoltura, il cimitero del luogo di residenza o la tomba di famiglia.

La ditta di onoranze funebri si incaricherà di raccogliere le certificazioni necessarie (pratiche comunali e cimiteriali, documentazione funeraria e pubblicazione di necrologie), di provvedere agli addobbi floreali, all’allestimento della camera ardente, al trasporto del feretro, al libro-firma per i pensieri di parenti e amici e all’eventuale trasporto tramite carro, aereo, nave verso ogni altra destinazione nazionale o internazionale richiesta.
Inoltre la ditta in genere offre al cliente la possibilità di scegliere il carro per il trasporto dal proprio parco-auto funebre, la scelta della bara e dell’imbottitura, il servizio di vestizione della salma, l’eventuale stampa di ricordini o ringraziamenti di lutto, e tutta le informazioni per la fornitura di loculi cimiteriali, urne, lapidi, monumenti, marmi e arredi funebri.

Una informazione utile da conoscere è che   le spese funerarie sono detraibili fiscalmente ai fini della dichiarazione dei redditi, nel dettaglio può essere dedotto il 19% dell’importo complessivo delle spese con un massimale di € 1.550 tramite regolare fattura (esente da iva).
Sono ammesse in detrazione le spese funebri sostenute in dipendenza della morte del coniuge o di ascendente e discendente di primo grado ovviamente per le spese del funerale vero e proprio, non delle concessioni di loculi cimiteriali.


Autore: GIUSEPPE ALFANO 13 gen, 2017

Parliamo di   tanatoprassi, una pratica post-mortem che in Italia è già stata inserita nella normativa ma che non è ancora praticabile.

La parola richiama il termine greco “ tanatos ” cioè morte e indica perciò la   prassi di trattamento relativo alla cura e alla pratica di conservazione del corpo.
In particolare la tanatoprassi è volta alla   cura igienica   altamente specializzata per preservare il corpo nella trasformazione non facilmente gestibile altrimenti, durante la veglia funebre.
Questo assicura che non ci siano rischi o paura d’infezione nel contatto con il cadavere, mira all’accurata pulizia, evitando scoli ed emissioni dagli orifizi del corpo e alla cura del viso per dare una immagine più serena ai parenti del defunto.

A differenza della tanatoprassi, la   tanatoestetica   consiste nella semplice cura estetica, attraverso make up e tecniche di camouflage, della salma per nascondere eventuali cicatrici, variazioni di colore e pallore e non comprende dunque la cura igienica del corpo del defunto.

Negli Stati Uniti è prevista un’iniezione nel sistema arterioso di un fluido conservante ed antisettico e un insieme di trattamenti estetici per preservare l’aspetto integro del defunto e rallentare il processo di decomposizione.
Il trattamento garantisce anche un più veloce tempo di ritorno in polvere del corpo con una previsione di massimo 10 anni, mentre senza applicarlo sono necessari dai quaranta ai settanta anni.
Gli interventi che negli Stati Uniti sono pratica diffusa su quasi tutte le salme sono più efficaci se fatti nelle 4 ore successive alla morte.
Non è superfluo specificare che la tanatoprassi è atta a conservare le salme temporaneamente per il periodo presepoltura e nulla ha a che vedere con le pratiche di imbalsamazione perpetua.

Il tanatoprattore deve indubbiamente possedere solide conoscenze teoriche e pratiche e alte qualità morali. Si seguono specifici corsi di formazione ed esistono in Italia due associazioni riconosciute: A.I.T. (Associazione Italiana di Tanatoprassi) e   I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi).

L’impresa funebre Alfano ha seguito un corso di formazione specifico tenuto dall’Istituto Lombardo di Tanatoprassi.


Autore: GIUSEPPE ALFANO 13 gen, 2017

Scegliere la sepoltura è un momento difficile. Al momento del decesso, in genere il defunto trova sepoltura nel cimitero di appartenenza della città, a meno di una diversa volontà dei parenti.
E’ prevista la possibilità di seppellire il proprio caro in un cimitero diverso presentando apposita domanda.

La sepoltura tradizionale è l’ inumazione, cioè la collocazione del feretro in un campo cimiteriale, per la durata di 10 anni non rinnovabili.
Le altre principali tipologie di sepoltura sono: la   tumulazione della salma   in colombaro, cioè le nicchie cimiteriali o in tomba di famiglia, la   tumulazione della salma cremata   in ceneri in celletta cineraria o in tomba di famiglia; in alternativa alla tumulazione delle ceneri, si può conservare l’urna cineraria presso la propria residenza o attuare la dispersione secondo la normativa.

I documenti per chiedere la sepoltura o la   cremazione   contestualmente al funerale possono essere fatti direttamente dai parenti o, con delega, da una impresa autorizzata all’esercizio dell’attività funebre.

Per la   sepoltura di famiglia   è necessario ottenere un nulla osta dal concessionario della sepoltura o nel caso di suo decesso da tutti gli aventi diritto alla sepoltura nella tomba di famiglia.

Le   tumulazioni in tombe di famiglia   possono essere eseguite solo da imprese private con concessione a operare nel cimitero di appartenenza, il cui elenco si trova presso il cimitero di riferimento.
Per la   sepoltura in colombari o nicchie del Comune   ossia i loculi fatti direttamente dal Comune per ospitare i feretri ci vuole un apposito contratto della durata quarantennale che può essere rinnovato una sola volta. Oltre al feretro è possibile conservare urne cinerarie o ossarie, se lo spazio lo consente e se le ceneri o le ossa si riferiscono a parenti o affini entro il 6° grado del defunto o del concessionario.
Di norma esistono anche delle aree speciali per la sepoltura di chi non è di religione cristiana-cattolica per le quali bisogna chiedere consenso al responsabile dell comunità di riferimento.

La   cremazione della salma   infine, è il processo mediante il quale il corpo viene ridotto in ceneri presso appositi impianti. La si può chiedere se il defunto ha manifestato in vita la volontà in una disposizione testamentaria, cioè in un testamento olografo, pubblico o segreto, oppure era iscritto ad associazioni con attività legata alla cremazione del corpo dei propri associati o infine per volontà del coniuge o per volontà manifestata dal parente più prossimo entro il 6° grado ed in caso di presenza di più parenti dello stesso grado, dalla maggioranza dei parenti di pari grado.

Fissata la data della cremazione il parente del defunto può poi optare per la richiesta di disponibilità di una celletta cineraria per la tumulazione dell’urna cineraria o per l’affidamento della stessa.
La celletta cineraria è un loculo realizzato dal Comune per ospitare le ceneri del defunto e il suo uso ha una durata di 30 anni. Si ottiene con la sottoscrizione di un apposito contratto che, decorsi i 30 anni, può essere rinnovato una sola volta.
Rilasciata l’autorizzazione alla cremazione, l’Amministrazione comunale autorizza il coniuge o il parente più prossimo del defunto a custodire l’urna cineraria presso la propria abitazione.
Dopo la cremazione della salma, è possibile   disperdere le ceneri   sulla base di espressa volontà del defunto, in aree appositamente destinate all’interno dei Cimiteri, in natura, in mare, lago, fiume, bosco purché libera da manufatti e natanti, o in aree private all’aperto, con il consenso del proprietario.
L’incaricato della dispersione può essere stato individuato dal defunto stesso oppure può trattarsi del coniuge o altro familiare o dell’eventuale esecutore testamentario o rappresentante legale di associazioni di cremazione.
La dispersione delle ceneri è autorizzata dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune in cui è avvenuto il decesso.

Per tutti i dettagli e le modalità di assegnazione di loculi e cellette, nonché tutti i dettagli di costi ed evasione dei documenti rimandiamo al   sito del Comune di Palermo.


Autore: GIUSEPPE ALFANO 13 gen, 2017

l disbrigo pratiche cimiteriali della ditta Alfano è relativo a:

  • TUMULAZIONE;
  • ESTUMULAZIONI (TRASFERIMENTO SALME);
  • INUMAZIONE (SEPPELLIMENTO SOTTO TERRA);
  • CREMAZIONI ;
  • ESPURGHI;
  • LAVORI CIMITERIALI (MARMI, BRONZI, LAVORI DI MURATURA);
  • TRASPORTI SALMA IN ITALIA ED ESTERO;
  • ACQUISTO NICCHIE CIMITERI COMUNALI (SOLO SE DISPONIBILI);
  • ACQUISTO CELLETTE OSSARIO;
  • ACQUISTO CELLETTE CINERARIE.

Il servizio di reperibilità è garantito 24 ore su 24.

Per tutta la modulistica, i turni cremazione, le eventuali chiusure del forno crematorio, le disponibilità di nicchie e loculi si rimanda alla   sezione avvisi dei servizi cimiteriali del Comune di Palermo .
In particolare il   costo inumazione   è fissato dal Comune di Palermo in euro 140,08; per l’ assegnazione delle nicchie cimiteriali   il costo è fissato in euro 683,97.
Il   costo cremazione   è fissato in euro 468,35. Il costo affidamento ceneri è gratuito.

Per tutti gli altri dettagli costi si rimanda all’ Ufficio Impianti Cimiteriali del Comune di Palermo.
Per lo svolgimento di tutte le pratiche amministrative dalla denuncia di morte, al rilascio dei certificati di morte, è necessaria la copia di un documento di identità e del codice fiscale della persona deceduta e di un familiare o conoscente.

Autore: GIUSEPPE ALFANO 13 gen, 2017

Di seguito l’elenco delle chiusure dei cimiteri di Palermo in occasione della Commerazione dei defunti del 2 Novembre 2014.

TUTTI I CIMITERI
Chiusura per pulizia: 29, 30 e 31 Ottobre

CIMITERO DEI ROTOLI
Messe sospese dal 29 Ottobre al 2 Novembre compresi
1 e 2 Novembre apertura dalle 6 alle 18

CIMITERO DI S. ORSOLA
Messe sospese dal 29 Ottobre al 2 Novembre compresi
1, 2 e 3 Novembre apertura dalle 7 alle 16:30

CIMITERO DI SANTA MARIA DI GESU’
Messe sospese dal 29 Ottobre al 2 Novembre compresi
1 e 2 Novembre apertura dalle 7 alle 18

CIMITERO DEI CAPPUCCINI
1 e 2 Novembre apertura dalle 7 alle 18

Autore: GIUSEPPE ALFANO 13 gen, 2017
QUALI FIORI PER IL FUNERALE SCEGLIERE
Autore: GIUSEPPE ALFANO 13 gen, 2017

Perdere una persona cara è un evento sempre doloroso. Nella sofferenza è difficile trovare la lucidità per   organizzare un funerale   ecco qui i passaggi principali che possono aiutare ad affrontare questo momento.

Il primo passo è richiedere il   certificato di morte   necessario per avviare le pratiche dei documenti di identità richiesti ai familiari e l’ autorizzazione alla tumulazione   da parte del concessionario o erede-concessionario se è questa la strada prescelta.

Se opterete per la   cremazione   le ceneri della salma verranno collocate in un’ apposita urna. L’eventuale funerale deve essere fatto prima della cremazione, dopo di ciò il defunto viene trasportato in un feretro di legno al forno crematorio.
La cremazione deve essere autorizzata sulla base di volontà testamentaria del defunto o per volontà manifestata dal coniuge o dal parente più prossimo. L’urna potrà poi essere, nel rispetto della volontà del defunto, tumulata o interrata al cimitero, o affidata ai familiari per custodirla nella propria abitazione. E’ possibile anche, previa autorizzazione dell’ufficiale di Stato civile sulla base di espressa volontà del defunto, provvedere alla dispersione delle ceneri, consentita in aree appositamente destinate all’interno dei cimiteri, in natura o in aree private.

Il   luogo del decesso   implica tutta una serie di formalità legate al funerale.
Se il decesso avviene in un ospedale o in casa di cura   il defunto viene trasferito all’obitorio, da dove poi partirà il funerale.
Se il decesso avviene per cause naturali in una abitazione privata, bisogna chiamare il medico curante o la guardia medica che constateranno il decesso e rilasceranno il certificato di morte. Il certificato di morte è un documento che servirà in più occasioni (assicurazione, pensione, depositi bancari, ecc) perciò è meglio provvedere ad averne più copie.
Se il decesso è avvenuto per causa violenta o in un luogo pubblico, occorre avvertire l’Autorità Giudiziaria che farà gli accertamenti del caso e disporrà per il trasferimento della salma al deposito di osservazione e a seguire la delibera a procedere alle esequie è affidata al magistrato incaricato.
Il funerale in ogni caso può essere eseguito solo dopo 24 ore dalla morte naturale.

Per la religione cristiana-cattolica, l’organizzazione di un funerale prevede tre momenti: la veglia funebre, il rito funebre e la sepoltura.
La   vestizione della salma   è svolta dall’impresa funebre qualora la famiglia del defunto non desideri provvedervi personalmente.
La   veglia funebre   rappresenta l’ultimo momento col defunto e può avvenire in casa o presso la camera ardente della struttura ospedaliera. Il defunto adagiato nella cassa viene vegliato da parenti e amici prima di essere trasportato in chiesa per il rito funebre.
Il   trasporto   viene effettuato dalla ditta incaricata di eseguire le esequie ed avviene tramite carro funebre.
Il rito funebre è affidato al sacerdote che benedice la salma. In ultimo, la salma definitivamente sigillata e trasportata verso il luogo scelto per la sepoltura, il cimitero del luogo di residenza o la tomba di famiglia.

La ditta di onoranze funebri si incaricherà di raccogliere le certificazioni necessarie (pratiche comunali e cimiteriali, documentazione funeraria e pubblicazione di necrologie), di provvedere agli addobbi floreali, all’allestimento della camera ardente, al trasporto del feretro, al libro-firma per i pensieri di parenti e amici e all’eventuale trasporto tramite carro, aereo, nave verso ogni altra destinazione nazionale o internazionale richiesta.
Inoltre la ditta in genere offre al cliente la possibilità di scegliere il carro per il trasporto dal proprio parco-auto funebre, la scelta della bara e dell’imbottitura, il servizio di vestizione della salma, l’eventuale stampa di ricordini o ringraziamenti di lutto, e tutta le informazioni per la fornitura di loculi cimiteriali, urne, lapidi, monumenti, marmi e arredi funebri.

Una informazione utile da conoscere è che   le spese funerarie sono detraibili fiscalmente ai fini della dichiarazione dei redditi, nel dettaglio può essere dedotto il 19% dell’importo complessivo delle spese con un massimale di € 1.550 tramite regolare fattura (esente da iva).
Sono ammesse in detrazione le spese funebri sostenute in dipendenza della morte del coniuge o di ascendente e discendente di primo grado ovviamente per le spese del funerale vero e proprio, non delle concessioni di loculi cimiteriali.


Show More
Share by: